a cura della Redazione/
Cresce il Progetto #Sentiamoci nato nell’emergenza sanitaria provocata dall’epidemia del Coronavirus che ha investito il nostro Paese, da una proposta del dott. Pietro Leo, già Primario del Reparto di Gastroenterologia dell’Ospedale di Cosenza e già Direttore del Dipartimento di Medicina, in collaborazione con il Movimento NOI, operativo su Cosenza già da due anni, operativo su diversi territori già da due anni e nato dall’impulso di Papa Francesco ai cattolici (www.movimentonoi.it). Al progetto #Sentiamoci, partito giorno 19 Marzo 2020 con 9 stimati professionisti del mondo della Medicina, se ne sono aggiunti in pochi giorni tanti altri. Da oggi 30 marzo fino al 18 aprile i cittadini possono ricevere consulenze telefoniche gratuite da 37 specialisti.
Per davvero un record per un grande progetto di solidarietà, unico in Italia. I medici, saranno disponibili telefonicamente e gratuitamente per tutti coloro i quali avranno necessità da casa di ascoltare un esperto nei settori della anestesiologia, rianimazione e terapia del dolore, gastroenterologia, oncologia, pneumologia, reumatologia, ginecologia ed endometriosi, oftalmologia (oculistica), cardiologia, nefrologia, diabetologia, neurologia, psichiatria, psicoterapia cognitivo comportamentale, psicoterapia E.M.D.R., geriatria, odontoiatria, fisioterapia e riabilitazione, pediatria, ostetricia e medicina della riproduzione, urologia, riabilitazione respiratoria, ematologia, medicina dello sport, chirurgia generale, farmacia, psicologia con il team del Centro Regionale di Neurogenetica, Medicina D’urgenza, Ortopedia e Traumatoliga, Senologia, Scienze della Nutrizione.
Il servizio sarà disponibile con un calendario che sarà pubblicizzato quotidianamente da NoiRadio.eu (www.noiradio.eu), tramite social network sulla pagina del Movimento NOI con apposito banner e sarà sostenuto dalle Testate Giornalistiche del Gruppo Editoriale di Rete ComunicareITALIA. L’iniziativa rimane aperta a tutti i medici che volessero farne parte e dare sostegno a chi potrebbe avere bisogno anche solo di essere confortato. Questa è l’Italia che lavora, questa è l’Italia che ci piace.
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